Thursday, April 30, 2009

East Castle

Ci sono città che nascondono angoli magici, luoghi diabolici...punti di potere.
Le leggende, ci raccontano qualcosa che appare essere fantasia o pura immaginazione.
Ma certe vie, piazze o edifici, hanno una storia tutta loro, le statue e le forme architettoniche ci dicono qualcosa di più, forse concentrano del potere occulto e diventano manifestazioni ipnotiche.
e Budapest... un castello che dovrebbe essere solo una riproduzione di quello reale che si trova in Transilvania. Da alcune finestre si scorge verso l'interno solo mura bianche e dal portone principale, l'ingresso per un museo.

Racconti, leggende, storie sconosciute: un segreto velato sullo scrittore più misterioso di tutti i tempi, una penna ad olio sulla mano destra e un libro sulla sinistra dove non è possibile leggerne i contenuti.
Una cerchia di Mistero avvolge il personaggio senza nome: Anonymus
Porta il cappuccio nero, gli incornicia il volto, cadendo quasi sopra le sopracciglia, rende il suo sguardo pur se inquietante anche affascinante.
Uno sguardo che trapassa, i suoi occhi immensi e incassati sono azzurro cielo...

Benvenuti all' East Castle di Budapest, in una sera di mezza primavera.

Tuesday, April 28, 2009

Racconti Horror

Dylan Dog n°44: Riflessi di morte. Il mio primo albo della Bonelli ad aver letto. Allora frequentavo la 5 elementare, quindi avevo 10 anni, forse un po troppo piccolo per tutto quel sangue, ma fu quel numero a risvegliare in me, l'amore per i fumetti specialità horror.
Ma solo nel 2000, la mia sete di sangue è diventata astinenza.
Dampyr creato da Mauro Boselli & Maurizio Colombo. Pura adrenalina di azione mischiata con letteratura e racconti horror, seguiti da reali leggende folckloristiche di ogni paese dove vengono sceneggiate le avventure.
Irrompe sulla vita quotidiana, sconvolgendone la realtà percettiva. Il racconto horror alimenta le paure radicate nell'inconscio dell'essere umano: morte, buio, luoghi inesplorati, mistero. Alle volte deformando le convinzioni presenti nelle fedi religiose.
Alle volte ricava gran parte della sua attrattiva dall'effetto suspence che si genera spontaneamente nel lettore, dopo che questi è stato messo brutalmente a confronto con le sensazioni più forti ed estreme, così da far apprezzare con sollievo il ritorno alla normalità, insinuando dubbio o senso di attesa circa gli sviluppi narrativi.
Elemento irrinunciabile è la presenza di componenti soprannaturali, senza le quali il racconto, potrebbe essere catalogato nella sezione dei gialli.
Nel corso dei decenni, la narrativa horror è venuta a caratterizzarsi mediante figure come:Fantasmi, Vampiri, Demoni, Stregoni, Licantropi, Zombie.
Facendo leva sulle ossessioni comuni e le fobie più diffuse. Angoscia, Violenza, Dolore. In un racconto horror che pur essendo di natura inventiva ovvero di fantasia, affascina e coinvolge la partecipazione voluta da qualcuno... che ha scritto e sceneggiato, la nostra storia.
Stimolando la nostra voglia di cercare la diversità e l'allontanamento per alcune ore dalla solita, comune, vecchia realtà.
O forse la realtà davvero nasconde qualcosa che riteniamo pura fantasia ma che si annida invece negli angoli bui del nostro piccolo, reale, mondo.
"Dentro di noi vivono ancora gli angoli bui, i passaggi misteriosi, le finestre cieche, i sudici cortili, le bettole rumorose e le locande chiuse.
Oggi passeggiamo per le ampie vie della città ricostruita, ma i nostri passi e gli sguardi sono incerti. Dentro tremiamo ancora come nelle vecchie strade della miseria...Svegli, camminiamo in un sogno, fantasmi noi stessi di tempi passati..."
Così disse Franz Kafka mentre passeggiava con l'amico Gustav Janouch nel nuovo quartiere liberty di Praga.

Tuesday, April 21, 2009

Il mio vicino di casa

Il mio appartamento è molto carino, ci vivo dagli inizi di febbraio. Innamorato a prima vista, accogliente, le pareti che variano di colori vivaci.
E' stato difficile però fare conoscenza con gli altri abitanti di un condominio circolare con un cortile interno.
E a dire la verità, la voglia non era neanche tanta.
l'unico, il mio vicino. Una sola parete che ci divide.
Un tipo non tanto aperto e non parla bene inglese. Poco da dirci allora.
Ma chi è lui? chi è il mio vicino? fatti strani lo riguardano.

Prologo.
Una mattina di febbraio ore 8.00
La mia sveglia era puntata alle 8.30, ma mi sveglio mezzora prima. Un forte frastuono e Urla.
Spaesato cercavo di capirne la provenienza, finché capii dalla mia parete comunicante.
Una donna urlava, a lungo senza fermarsi, quasi vicina alla pazzia: le peggiori parolacce e la vetrina della porta d'ingresso infranta dal lancio di un oggetto.
La sera stessa lui sorridente in cucina intravisto dal vetro rotto della porta.
Una sera di marzo, ore 19.00
Mi invita alla sua festa di compleanno già in atto. ospiti: lui, una bionda e una bottiglia di Balantines. Influenzato, risposi che non potevo uscire, decise di festeggiare sullo stretto e arrugginito pianerottolo proprio fuori la porta, cantando.
20 aprile ore 21.00
Sento sbattere forte.
- da dove cazzo viene questo rumore?
Mi alzo, cerco di capire l'origine. Sento urlare forte e più volte Rendorség (police) insieme a quelli che erano pugni sbattuti su una porta per sollecitare una risposta. Era la sua porta.
Le urla continuavano ma nessuno apriva, dalla finestra della mia cucina, vedo gli altri del condominio uscire incuriositi, guardavano proprio verso la direzione del mio appartamento.
Ormai ero sicuro che si trattava di lui.
Da un suono sembra rompersi qualcosa.... poi silenzio.
Esco dopo un po, non cera nessuno. I poliziotti probabilmente erano dentro, ma nessun rumore nessuna voce.
La sua porta era socchiusa. per un attimo si è riaperta, un uomo in camicia ha dato uno sguardo veloce all'esterno, poi l'ha richiusa.
Silenzio ancora.
Oggi non l'ho ancora visto, il mio vicino.

Friday, April 17, 2009

Sarebbe stata mia moglie

Ho il sanguilento piacere di presentarvi chi sarebbe stata mia moglie, solo se fossi nato all'incirca nel 1550.
Grazie allo speciale no.1 di Dampyr, letto negli ultimi giorni, sono venuto a sua conoscenza.
E forse una tra le più affascinanti d'Ungheria...
Porgiate il vostro collo o il vostro polso all'amore mio.... Erzsébeth Bathory.

foto ripresa da qui

Biografia
Nata nel 1560 in una delle più antiche e ricche famiglie della Transilvania (il più famoso dei Bathory fu Re Steven di Polonia), Elizabeth Bathory fu considerata una tra le donne più sanguinarie di tutti i tempi.
Sposò il Conte Ferencz Nasdasdy quando aveva appena 15 anni, mentre lui ne aveva 26 e visse con lui nel Castello Csejthe nella contea di Nyitra, in Ungheria. Il Conte, soprannominato "L'eroe nero di Ungheria" passava molto tempo lontano da casa per combattere; durante le sue ripetute assenze, il servo di Elizabeth, Thorko, la iniziò all'occulto. Elizabeth, per un breve periodo, scappò con un oscuro straniero, ma poi decise di tornare a casa. Fortunatamente il conte la perdonò, ma Elizabeth, tornata al castello, iniziò ad entrare in conflitto con la suocera e, cosa assai più terribile, iniziò a torturare le serve con l'aiuto della sua vecchia balia Iloona Joo. Nel 1600 Ferencz morì ed inizò il periodo delle vere atrocità di Elizabeth che, per prima cosa, fece espellere l'odiata suocera dal castello.
Molto vanitosa ed ormai quarantenne, la contessa iniziava ad essere preoccupata della vecchiaia e della sua perdita di bellezza. Si narra che un giorno una serva, rea di averle tirato i capelli mentre glieli stava acconciando, fu colpita dalla contessa così forte da farla sanguinare; il sangue della giovane cadde sulla mano della contessa che immediatamente pensò che la sua pelle avesse acquisito la freschezza della giovane ragazza attraverso il suo sangue; Elizabeth era sicura di aver scoperto il segreto dell'eterna giovinezza. Con l'aiuto di Thorko e del maggiordomo, la spogliò e la dissanguò, versando il suo sangue in un'enorme vasca, dopodiché vi si immerse. Furono sue complici anche due fattucchiere, Darvula e Dorottya Szentes.
Per i successivi 10 anni, i perfidi servitori di Elizabeth la rifornirono costantemente di nuove ragazze per il rituale bagno di sangue, ma una delle vittime, riuscita a scappare, informò le autorità sui terribili fatti che accadevano al Castello Csejthe. Re Mathias di Ungheria ordinò quindi al Conte Cuyorgy Thurzo, cugino di Elizabeth e governatore della provincia, di attaccare il castello. Il 30 dicembre del 1610, le sue truppe assalirono il castello. Quando entrarono, si trovarono di fronte ad uno spettacolo agghiacciante:
una ragazza morta nella stanza principale, prosciugata del suo stesso sangue ed un'altra viva ma dal corpo cosparso di fori; nei sotterranei scoprirono molte ragazze imprigionate e, sotto il castello, i corpi di almeno altre 50 ragazze...

La biografia continua qui

Tuesday, April 14, 2009

La clessidra di pietra

Abito non lontano da Hősök tere, la piazza degli eroi, da li il grande parco del Varòs Liget, che abbiamo visto in un mio video fotografico (vedi qui).
E li ai margini del parco, visibile dalla strada principale, la clessidra di Pietra come in uno dei migliori albi di Dylan Dog il n° 58, uscito nel 1991.
Clessidra di pietra o...Ruota del Tempo.Il 1° maggio 2004 l’ingresso dell’Ungheria nell’Unione Europea è stato festeggiato con l’inaugurazione della “Ruota del Tempo”, un’enorme clessidra realizzata secondo un singolare allestimento, concepito 20 anni fa da un filologo, Jànos Herner, e curato dalla fondazione Khronosz. La "Ruota del tempo", vera e propria opera d’arte, non misura ma rappresenta il tempo che passa: è un simbolo dell'immenso e continuo perenne movimento del tempo. La particolare struttura della ruota è realizzata in granito, acciaio inox e vetro.
Impressionanti anche le sue misure: 8 metri di diametro, per un peso di 60 tonnellate e oltre 4 metri cubi di sabbia. All’interno della ruota è collocata un’enorme clessidra, con un meccanismo grazie al quale la sabbia contenutavi scende lentamente nel corso dell’anno, mentre la ruota compie un movimento di 12 metri e mezzo su un binario. Al termine del suo spostamento annuo, la ruota si capovolgerà e inizierà a muoversi nella direzione opposta.
La ruota è collocata in Piazza Felvonulasi (Piazza delle Parate, dove i cittadini di Budapest sfilavano, durante gli anni del regime, e negli ultimi anni in occasione del 1° maggio), nelle immediate vicinanze di Piazza degli Eroi.
Eccola in un giorno di puro inverno, mentre la sabbia ancora scende protetta dal vetro che le impedisce di bagnarsi e ghiacciarsi.
Mentre il tempo scorre siamo liberi, liberi... Liberi da tutto, da ogni legge e regola, da ogni realtà, da ogni opprimente frammento di vita. il mondo impazzisce attorno alla ruota, mentre i sogni di libertà si mutano in mostri di vendetta.
Un viaggio in una perfetta, eterna allucinazione post comunista.

Monday, April 13, 2009

Slipchaos

Venerdì 3 aprile ore 23.30.

Dopo un'ottima dose di rock e metal su radio 1.fm channel X, ero in super vena di non chiamare nessuno e recarmi da solo sul luogo indicato da questa locandina nera, citati nomi a me sconosciuti e un evento da non mancare: una festa di compleanno.

Sono arrivato quando rimanevano gli ultimi 2 gruppi: Insane che hanno suonato in onore del loro 10° compleanno con tanto di torta e candeline e super bottiglione di spumante esploso in parte sulla mia testa.
Bravi, davvero bravi, la sorpresa è stato scoprire che sono ungheresi.
ma il dulcis in fundo, gli Slipchaos sono stati e diventati oggi il mio orgoglio ungherese.

9 galeotti magiari scappati da non so dove per suonare un eccellente tributo agli Slipknot.

Suoni riportati in un modo impressionalmente simile a quello originale, azzardando di voce le canzoni di Corey Tailor.
Complimenti infine per le maschere, ricostruite in modo spiccicato.

Hanno suonato al Dürer Kert, Budapest.


Tuesday, April 7, 2009

Auguri Zsòfi!

Quanta ansia per festeggiare questo compleanno vero?
Lei ne parlava già da mesi, pensava cosa organizzare, come far divertire i suoi amici, e cosa fare per loro, e per lei pure. Perché le piace tanto fare festa e ballare, specialmente latino come amatrice.

Quest'anno il 6 aprile è venuto di lunedì, non è certo il giorno migliore, allora decide di anticipare la festa organizzandola il sabato 4, non è adatto forse ma lei non è superstiziosa, perciò se ne frega e porta tutti a casa sua. Ha buttato fuori di casa la sua famiglia per appropriarsi dell'intero appartamento e chiusa in cucina dalla mattina, ha preparato per circa 15 persone: antipasti, pizza fatta in casa e torta al cioccolato in gran finale. E' stato tutto molto squisito e ben accetto
Poi ci siamo spostati al Moulin Rouge, una versione tarocca dell'original francese. Terminata la notte a forza di Can Can, latino e una gran caciara!
Lunedì 6 invece.. ho preparato il Tiramisù per lei augurandole Buon Compleanno!
Tesoro hai già 23 anni...cresci troppo in fretta!

Monday, April 6, 2009

Magická Praha

I've spent my first trip to Prague, the dreaming town. And here I like to post an edited video includin the pictures I have taken in these magic days.




Per coloro interessati ad avere il video in altà qualità, inviatemi un'email a drakapraha@live.it

Thursday, April 2, 2009

Nový Svět

Qualcuno scrisse che Praga è la città adatta dove potersi perdere e passeggiare senza meta. I piccoli viottoli e le stradine poco illuminate sembrano quasi invogliare a perdersi.
Tantissimi turisti, Praga ne vanta all'incirca 6.000.000 l'anno. ma pochissimi di loro arrivano a visitare i posti più addentrati, più nascosti e più surrealisti.
Prima ancora di andarci, conoscevo un quartiere che non avrei dovuto mettere alla fine della lista dei posti da vedere.
Come sono venuto a conoscenza? Sulla rubrica "dal buio..." dedicata ai lettori di Dampyr, dove gli autori rispondono alle loro lettere e danno consigli su libri e altro. Su Praga hanno tanto dopo aver sceneggiato ormai molte storie sulla città doro.
E' Nový Svět, chiamato il quartiere del mondo nuovo, nascosto dietro Hradčany. Da Hradčanské náměstí (piazza Hradčany), andando verso Kanovnická e Loretánské náměstí, una serie di viuzze e... i piccoli vicoli del Nuovo Mondo sono li attorno a voi. Quest’area rappresenta un quartiere a se, unico per le sue casupole piccole e pittoresche. All’epoca solo un piccolo sobborgo di Hradčany, viene menzionato per la prima volta nell’anno 1350 e presto viene integrato all’interno delle fortificazioni della città.
Una volta, queste piccole case dalle finestre del tutto particolari, ospitavano le famiglie dei lavoratori del castello. Oggi invece, come potete ben immaginare, sono molto care.
Oggi termina questa rubrica e pubblichiamo lunedì alle ore 19.00 il video fotografico su Praga, l'ultima parte è dedicata a Nový Svět e al vicolo d'oro.

Wednesday, April 1, 2009

Josefov

Siamo ormai al appuntamento di questa rubrica e manca anche poco al suo termine. Ovvero lunedì 6 aprile finiremo in dulcis in fundo con il mio terzo video fotografico, creato con le foto scattate durante il mio week end a Praga.

Josefov, il Quartiere Ebraico: durante il Medioevo a Praga vivevano due diverse comunità ebraiche, questi due insediamenti si fusero col passare del tempo e finirono confinati all’interno di un ghetto, spesso penalizzati dalle leggi e continuamente discriminati dai cristiani, fino a quando nel 1784 questa discriminazione fu in parte abolita da Giuseppe II così che gli ebrei per ringraziarlo chiamarono il quartiere Josefov.
Purtroppo la storia del quartiere ebraico di Praga è molto simile a quella degli altri ghetti in cui gli ebrei sono stati costretti a vivere per molti secoli. Nello Josefov, se possibile, l'atmosfera è ancora più tragica di quella che si respira negli altri quartieri ebraici d'Europa. Il cimitero, il Museo dei Bambini di Terezin, i nomi dei deportati nella Sinagoga Sirokà sono posti a memoria di quello che è stato. Ma lo Josefov è anche un luogo pieno di fascino, in cui la presenza del Rabbino Low e del suo Golem è costante e si incrocia con le leggende del quartiere.
In origine il quartiere ebraico si trovava nei pressi del Castello, in seguito si trasferirono a Stare Mesto, la città vecchia iniziando l'espansione dello Josefov, migliaia di ebrei ammassati in uno spazio piccolo diedero ben presto origine ad una struttura urbana labirintica, brulicante di attività commerciali, sinagoghe grandi e piccole, caseggiati sovraffollati e un unico spazio verde destinato a cimitero. Tutto questo era: il ghetto.
il Vecchio cimitero ebraico costruito nel 1478 che per oltre 300 anni rimase l’unico luogo dove agli ebrei era concesso seppellire i loro morti, tanto che a causa della mancanza di spazio le tombe col passare del tempo venivano sovrapposte le une sulle altre; ad oggi vi sono circa 12.000 tombe ma si pensa che queste possano essere oltre 100.000.
Nel 1850 il ghetto entra a far parte delle città autonome che formano Praga con la dicitura Josefov, tuttavia, molti ebrei decisero di trasferirsi in altre città...
...come scrisse Franz Kafka, "Oggi passeggiamo per le vecchie vie della città ricostruita ma i nostri passi sono incerti"..."Il nostro cuore non sa ancora nulla del risanamento effettuato":.."Il vecchio quartiere ebraico dentro di noi è più reale della nuova città igienica intorno a noi".

Poi arrivò il nazismo è tutti gli ebrei di Josefov furono deportati e sterminati nei campi di concentramento.