Siamo ormai al 9° appuntamento di questa rubrica e manca anche poco al suo termine. Ovvero lunedì 6 aprile finiremo in dulcis in fundo con il mio terzo video fotografico, creato con le foto scattate durante il mio week end a Praga.
Josefov, il Quartiere Ebraico: durante il Medioevo a Praga vivevano due diverse comunità ebraiche, questi due insediamenti si fusero col passare del tempo e finirono confinati all’interno di un ghetto, spesso penalizzati dalle leggi e continuamente discriminati dai cristiani, fino a quando nel 1784 questa discriminazione fu in parte abolita da Giuseppe II così che gli ebrei per ringraziarlo chiamarono il quartiere Josefov.
Purtroppo la storia del quartiere ebraico di Praga è molto simile a quella degli altri ghetti in cui gli ebrei sono stati costretti a vivere per molti secoli. Nello Josefov, se possibile, l'atmosfera è ancora più tragica di quella che si respira negli altri quartieri ebraici d'Europa. Il cimitero, il Museo dei Bambini di Terezin, i nomi dei deportati nella Sinagoga Sirokà sono posti a memoria di quello che è stato. Ma lo Josefov è anche un luogo pieno di fascino, in cui la presenza del Rabbino Low e del suo Golem è costante e si incrocia con le leggende del quartiere.
In origine il quartiere ebraico si trovava nei pressi del Castello, in seguito si trasferirono a Stare Mesto, la città vecchia iniziando l'espansione dello Josefov, migliaia di ebrei ammassati in uno spazio piccolo diedero ben presto origine ad una struttura urbana labirintica, brulicante di attività commerciali, sinagoghe grandi e piccole, caseggiati sovraffollati e un unico spazio verde destinato a cimitero. Tutto questo era: il ghetto.
In origine il quartiere ebraico si trovava nei pressi del Castello, in seguito si trasferirono a Stare Mesto, la città vecchia iniziando l'espansione dello Josefov, migliaia di ebrei ammassati in uno spazio piccolo diedero ben presto origine ad una struttura urbana labirintica, brulicante di attività commerciali, sinagoghe grandi e piccole, caseggiati sovraffollati e un unico spazio verde destinato a cimitero. Tutto questo era: il ghetto.
il Vecchio cimitero ebraico costruito nel 1478 che per oltre 300 anni rimase l’unico luogo dove agli ebrei era concesso seppellire i loro morti, tanto che a causa della mancanza di spazio le tombe col passare del tempo venivano sovrapposte le une sulle altre; ad oggi vi sono circa 12.000 tombe ma si pensa che queste possano essere oltre 100.000.
Nel 1850 il ghetto entra a far parte delle città autonome che formano Praga con la dicitura Josefov, tuttavia, molti ebrei decisero di trasferirsi in altre città...
...come scrisse Franz Kafka, "Oggi passeggiamo per le vecchie vie della città ricostruita ma i nostri passi sono incerti"..."Il nostro cuore non sa ancora nulla del risanamento effettuato":.."Il vecchio quartiere ebraico dentro di noi è più reale della nuova città igienica intorno a noi".
Poi arrivò il nazismo è tutti gli ebrei di Josefov furono deportati e sterminati nei campi di concentramento.
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