Wednesday, January 20, 2010

Prigionieri dei sogni

Il numero di questo mese, mi ha fatto desiderare di poter prendere 1 a 1 tutti gli albi di Dampyr, inclusi il maxi e gli speciali e di posizionarli in ordine numerico su una libreria posizionata nel soggiorno del mio futuro appartamento che vedo nella mia mente.
Come fossi Prigioniero di un sogno, come appunto il titolo del numero di gennaio 2010.
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Alessandro Baggi
Copertina:
Enea Riboldi
Harlan va a Boston, negli Stati Uniti, chiamato e avvertito da una vecchia conoscenza, ovvero la psicanalista Stacy che ha fatto la conoscenza a suo malgrado dei vampiri in un precedente episodio. Così coscia della loro esistenza nel nostro mondo.
Non sa esattamente se i fatti strani che coinvolgono un palazzo della città, richiamano gli esseri della notte o altri nemici.
Cosa accade in un palazzo al centro della città, abitato da numerosi inquilini? Tra cui Stacy ha in cura uno di loro.
Qualcosa legato ai sogni che fanno i condomini, ai loro sogni che sembrano essere così veri, così tanto da contattare un analista che abita nello stesso palazzo.
Sembra curarsi dei loro sogni, o meglio incubi popolati da mostri, così paurosi dai quali chiunque vorrebbe svegliarsi, ma se i mostri fossero ancora tra noi?
E' una storia di paura, la paura stessa è il cuore di tutto quello che accade in questo condominio, che sembra trovarsi in un luogo dove c'è una connessione fra un piano di realtà aliena e il nostro.
I sognatori, sono ossessionati e tormentati da incubi svolti in ambienti del loro stesso palazzo, nei corridoi, su per le scale, nelle cantine e nelle soffitte, vedono mostri e vampiri attratti da loro, o forse da qualcosa che hanno loro...
Ritornano da svegli sugli stessi luoghi osservando i muri, cosa è successo dopo?
L'Analista e condomine del palazzo che ha in cura i sognatori, nasconde un segreto... le entità sono capaci di leggere nel pensiero e di prendere l'aspetto di chiunque o di quello che ci fa più paura.
La paura è la chiave e gli incubi ne sono il nutrimento.

Sunday, January 10, 2010

Visita a Budapest


Ho passato il capodanno e i giorni vicini a Budapest, insieme ad un mio caro amico.
Bello rivederla dopo 7 mesi.

Wednesday, December 23, 2009

30StM: Kings and Queens

thirty seconds to mars.

Non ci sarebbero tante parole per descriverli, sono assolutamente geniali.
aggiungerei, amabili.
Hanno iniziato la loro carriera musicale con l'omonimo: 30 Seconds To Mars nel 2002.

Le tracce di riferimento, non possono essere che Capricorn con un videoclip girato forse realmente su Marte e Edge of the Heart.
Il loro genere? Ho trovato che la loro appartenenza è molto discussa, perché c'è chi li definisce alternative rock, post grunge, hardrock punk, neo-progressive oppure emo. Diciamo allora che sono i 30StM.
Il gruppo è stato fondato da Jared Leto insieme al fratello Shannon Leto, in seguito entrò Tomo Miličević tastierista e violinista professionista.
Jared Leto, lo avete per caso sentito, visto o letto in qualche recensione hollywoodiana?
Ci ho messo un po anch'io ad unire le due cose: Fight Club, American Psycho, Requiem for a dream, Panic Room, Alexander, Lord of war con Nicolas Cage.

Il nome del gruppo? c'è un'intervista:
« Abbiamo trovato su internet delle teorie di un professore di Harvard, riguardanti la tecnologia sempre più avanzata. Una delle sotto teorie si chiamava Thirty Seconds to Mars e noi l'abbiamo scelta perché ci sentiamo a 30 secondi da Marte e secondo noi questo nome rappresenta bene la nostra musica. »

Successivamente nel 2005 esce il album: A Beautiful Lie con i singoli: Attack, The Kill, From Yesterday e A Beautiful lie.

Altre info potete trovarle sui siti ufficiali: Thirty Seconds to Mars & 30 Seconds to Mars Italia

State pensando ai loro recenti videoclip? The Kill, From Yesterday...
Bene, buona visione con Kings and Queens, il primo singolo estratto dal terzo album This Is War, uscito in Italia il 4 dicembre.

Maurizio Dotti

Abbiamo accennato di Maurizio nel precedente post ovvero nell'ultimo albo di Dampyr, con la sceneggiatura di Claudio Falco e ai disegni Maurizio Dotti, il quale quest'ultimo ha esordito nello staff di Dampyr nell ormai remoto n° 4: Notturno in Rosso.

Siamo ad una nuova puntata dedicata allo staff di Dampyr, pertanto chi è Maurizio Dotti?
Riassumendo la sua carriera tratta dal sito originale della Sergio Bonelli Editore: Nato a Limbiate il 10 aprile del 1958, ha iniziato la sua formazione nel capo della grafica pubblicitaria. Da questa passa professionalmente al fumento nel 1976. Nel 1982, è il teatro a distrarlo dalla sua attività di disegnatore di strisce; avvia infatti una intensa attività nell'ambito del teatro d'animazione, come scenografo, attore e costumista. Dotti ritorna all'antico amore, alternando lavori di grafica per la pubblicità a collaborazioni con "Il Giornalino". Ancora nel 1995, realizza le matite di un episodio di Tex scritto da Mauro Boselli, "Glorieta Pass". L'anno successivo intraprende una collaborazione stabile con la Sergio Bonelli Editore, disegnando per Zagor. Infine Tra il 1997 e il 1998 l'incontro con Dampyr. Maurizio Dotti è anche illustratore di libri per ragazzi, con pubblicazioni sul mercato francese e neozelandese.
I numeri di Dampyr che ha realizzato sono: 4, 6, 7, 15, 16, 28, 29, 33, 34, 40, 54, 70, 71, 80, 93, 94.

Quello che adoro di Dotti, è chiaramente delle immagini che sprigionano azione, avventura, caccia a qualcosa di cattivo. Pura adrenalina trasmessa su carta, pura assimiliazione della sceneggiatura, le musiche possono anche far parte della sua fantasia ed energia. E' un mondo fatto di bene contro il male.



Thursday, December 17, 2009

La selva della paura

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Falco
Disegni: Maurizio Dotti
Copertina: Enea Riboldi

In questa nuova storia, Harlan e Kurjak si spostano in Nuova Zelanda, presso una comunità maori poco lontano da una grande foresta. Di questa foresta girano brutte voci, leggende forse, ma se sono leggende sono molto recenti, perché è da circa 6 mesi che spariscono campeggiatori ed escursionisti, che si addentrano nella selva.
Una troupe televisiva americana appena arrivata, composta da uomini e donne, sono pronti a girare una nuova edizione di un reality show e allo stesso tempo vivere un' esperienza avventurosa, commettendo lo sbaglio di non prendere sul serio il consiglio di non addentrarsi nella foresta. Fuggiranno da un branco di esseri malvagi con un'inestinguibile sete di sangue.
Le inquadrature sono basse e alte, girano su di loro come la vista di un predatore che ti fissa, ti segue, ti ascolta dall'interno degli alberi, fino a prima di attaccarti...
La selva è legata al suono di un flauto, un flauto che era nascosto da chissà quanto tempo, forse per questo è meglio che ci resti, perché toccare le cose antiche quando non conosciamo le conseguenze? Sono i trekkers sbadati e irresponsabili, che pagano.
Un attacco in piena notte, dalle luci delle lanterne nascono ombre di artigli lunghi e l'odore della ferocia. In una cittadina lontana, un vecchio capo maori sente il suo risveglio.
Un anziano cieco, i suoi occhi sono spenti da tempo, ma la sua mente vede cose che nessuna vista è in grado di percepire. La presenza dei Mohoao, i demoni della foresta e il malefico pastore che li governa, il Patu-Paiarehe.
Tra i monti Catlin la foresta è grande, inquietante e misteriosa nel paesaggio. Si annidano dove non puoi pensare. Puoi sentire attorno a te solo degli strani rumori ed un suono musicale. O vedere del sangue e quel poco che resta dei corpi.
C'era un volto di pietra che scorgeva dall'acqua di una cascata, attorno sembrava essere un paradiso terrestre, chi vi si trovava lo era per caso, ma un caso sfortunato.

Monday, December 14, 2009

Sci-Fi Crimes

I Chevelle, gruppo alternative rock dai suoni moderni, raffinati ma anche pesanti.
E' una band di riferimento per questo blog, proprio per le melodie e lo stile introdotto in ben 5 album e 1 Live.
Potenza e Intensità, gli elementi che caraterizzano la loro musica.


- Point #1 del 1999
- Wonder what's next del 2002
- This Type Of Thinking Could Do Us In del 2004
- Vena Sera del 2007
- Sci-Fi Crimes, dell'attuale 2009.

Le canzoni più ascoltate sono senz'altro: The Red, I Get It, Antisaint, Panic Prone, The Clincher, Forfeit, Safewaters, Well Enough Alone, Straight Jacket Fashion.
La band è di Chicago creata nel 1994 dai fratelli Pete e Sam Loeffler a cui in seguito si è aggiunto Joe Loeffler nel 1996. Chevelle si riferisce a una delle loro automobili preferite.

~Ł'altrα Þaяte~presenta il singolo Jars

Sunday, December 13, 2009

Pussy - V.M.18

Questo blog da qualche mese ha aggiunto una nuova etichetta che è ormai diventata parte integrante delŁ'altrα Þaяte.
Pubblicherà le nuove novità in musica, con video e qualche informazione.

Non potevamo dimenticarci di quei ragazzacci dei Rammstein, che hanno completato il loro 6° album che si intitola: Liebe Ist Fur Alle Da.

Abbiamo anche un video, che dimostra che nonostante gli anni vanno avanti anche per loro, niente li smuove dalla loro radice, anzi sembrerebbe che questo loro nuovo album sia vietato l'acquisto ai minori di anni 18. L'authority federale tedesca ha riscontrato che il disco rappresenta elementi di sadomasochismo che possono essere nocivi, nella copertina e nel contenuto delle canzoni. L'ufficio federale ha messo in evidenza i contenuti violenti del brano "Ich tue Dir Weh" ("voglio farti male") e il singolo "Pussy" (che ha un videoclip ai limiti del porno). Sarà addirittura proibito mettere in mostra il CD dei Rammstein, o pubblicizzarlo con manifesti e affissioni in posti che siano frequentati dai minori di 18 anni.

Saturday, December 12, 2009

Rispondono Mauro Boselli & Maurizio Colombo

DAMPYR E LA MUSICA: CITAZIONI, INFLUENZE... CHE PESO HA SU DAMPYR E SULLA VOSTRA SCRITTURA?

Amiamo entrambi il rock, ma non soltanto. Dei vampiri che hanno affollato la scena degli ultimi due decenni, grazie ad autrici come Anne Rice, ci è piaciuto particolarmente il tentativo di rivitalizzare la figura del vampiro, rendendola più attuale e al passo con i tempi. Questa operazione di restyling non è stata soltanto estetica, esteriore, ma ha coinvolto anche l'essenza stessa e la psicologia delle creature della notte. Il nostro Harlan Draka, pur non essendo una rockstar come il Lestat della Rice, risente ovviamente di queste suggestioni, che abbiamo ripreso e sviluppato, in forma di citazioni affettuose e di atmosfere. Ecco perché la musica avrà un ruolo importante nella serie, diventando una colonna sonora ideale che fa da sfondo e contrappunto alle vicende raccontate. In una storia ambientata in Louisiana, per esempio, ci siamo ispirati a un gruppo molto popolare e dalla storia travagliata, i Lynyrd Skynyrd. La band di rockers sudisti un po' particolare che è protagonista della storia assomiglia molto a loro. Ma la colonna sonora di Dampyr non incorpora soltanto il rock. Per le sequenze più tese, per esempio, sceglieremmo le cupe e angoscianti partiture di Bernard Hermann (compositore prediletto da Alfred Hitchcock), mentre per le storie di ambientazione balcanica il folk-rock di Goran Bregovic. Ci sono poi tanti altri nomi che riteniamo particolarmente ispiratori: Mozart, i Tamburi del Bronx con il loro impatto tribale e metropolitano, i Creedence Clearwater Revival. Ma non sono soltanto i suoni o le immagini cinematografiche a rappresentare la nostra fonte di ispirazione.
Ci sono altre immagini, spesso frammenti dai contorni irregolari, che provengono e nascono da altri ambiti, i più svariati.
Dal teatro, per esempio, dove ci piace ricordare l'impatto emotivo devastante degli spettacoli de La Fura dels Baus. Dalla poesia: un verso tratto da una poesia di Boris Vian (che ha ispirato un'intera sequenza di una storia). E infine, da emozioni, visioni e appunti raccolti durante un viaggio (l'antica università di Friburgo ci ha fornito lo spunto per una storia di ambientazione universitaria).
Tratta dal sito ufficiale della Sergio Bonelli Editore