Sunday, May 3, 2009

TooL, dedizione alŁ'altrα Þaяte

I TooL sono un gruppo rock nato nel 1991 a Los Angeles. Il loro stile unisce elementi alternative rock, neoprogressive, progressive metal e di altri generi affini.
Sperimentazioni sonore, arte visiva e i loro tour sono un completo viaggio dall'Ł'altrα Þaяte.
Video non ortodossi, censure e uno sforzo continuo per preservare la propria privacy. Tra l'uscita di un album e un altro, lasciano passare molti anni, tutto ciò per elaborare vari dettagli, quali il design del booklet degli album, le luci degli show e lavorare con noti side-project.
Opiate 1992 - Undertow 1993 - Ænima 1996 - Salival 2000 - Lateralus 2001 - 10.000 days 2006
Il quartetto psicadelico é formato oltre che dal cantante e compositore Maynard James Keenan, dal chitarrista Adam Jones, dal bassista Paul D'Amour (prima) e in seguito dal britannico Justin Chancellor e dal batterista Danny Carey.
Il nome proviene dal passato di Maynard James Keenan: era infatti un aspirante marine nell'esercito statunitense e "tool" è nel gergo militare una persona che tradisce anche i migliori amici per i propri interessi e che segue ogni singola regola che gli viene imposta dall'alto, tema ricorrente nei testi di Keenan.
Maynard James Keenan: nei primi anni 90 va a Los Angeles per esplorare le architetture di templi sacri e la rigenerazione. Sembra strano esordire in questo modo per raccontare la storia di una persona, ed è ancora più strano analizzare il suo ambiente personale. In casa sua il pavimento è rotondo su due lati e rialzato nel mezzo. Sul muro piccole opere d'arte di Ramiro Rodriquez. Sulla cornice della finestra un gatto pelato osserva attentamente un pappagallo lagnante che oscilla come fosse ubriaco. Dall'altra parte le cose non cambiano. C'è un calendario di quadratini crociati con un 'A Perfect Circle' segnato il 23 Maggio e un "NIN" tour' al 12 Aprile.
Adam Jones: da piccolo marinava la messa domenicale per leggere fumetti in un negozio. Il rifiuto della parla di Dio per il microcosmo delle immagini e dei fumetti continuò anche a scuola dove usava disegnare durante le ore di lettere e a pensare di musica durante le ore di matematica. il talento musicale e l'innato interesse verso i fumetti lo portarono a sviluppare proprie idee nell'ambiente filmatografico e iniziò anche a creare oggetti tridimensionali attraverso la scultura ma solo negli ultimi 9 anni Adam ha cominciato a esplorare il pieno potenziale di proiezione delle sue emozioni attraverso le canzoni, i video e gli album dei Tool. A volte, nel suo ambiente, Adam è in grado di calare in uno stato alterato in cui il suono della chitarra invoca visioni e immagini, mentre il lavoro su video, creano allucinazioni auditive di riffs e musica. Quello che rende importante il lavoro di Adam nei Tool è il fatto di saper esplorare i contrasti delle percezioni: il cervello è in continua lotta tra i due emisferi che finisce per alternare la musica ai numeri, le immagini alle parole, l'essere e il fare.
Danny Carey: un elemento di mistero all'infanzia di Danny quando spiò il padre che armeggiava una grossa spada in un rito massonico. Danny si scoprì fare, egli stesso, movimenti simili quando cominciò a suonare la batteria all'età di 13 anni. All'Università del Missouri a Kansas City, intraprese degli studi sulle percussioni con speculazioni sui principi di geometria, scienza e metafisica. Seppur non affiliandosi a qualche loggia massonica o seguire una qualsiasi scuola religiosa, Danny mantiene la sua attenzione verso gli studi occulti, trovò l'intuito in un aspetto nascosto nell'esagono regolare utilizzando le forze astrali attraverso la meditazione. Danny poi sistemò la sua batteria secondo le proporzioni del cerchio e del quadrato. Quindi eseguì un rituale dell'esagono per generare un disegno di movimenti nello spazio. Ritmo e passaggio invocano un demone, contenuto in una cassetta, che fornisce brevi parabole simili a quelle contenute nel libro delle falsità.
Justin Chancellor: Attualmente si esercita a raggiungere degli stati ipnotici utilizzando ambienti sonori creati da sua moglie Ari e una forma molto specializzata di yoga. Tutto ciò serve a facilitargli il movimento nella matrice mutevole e nel labirinto di emozioni della sua mente. Justin usa poi le sue esperienze come un punto di riferimento per i suoi riff e introduce una profondità olografica alla musica dei Tool.

5 comments:

Lufika said...

Che carino post! Anche se questo gruppo non fa parte dei miei preferiti, trovo il post molto interessante e benfatto!
Bravo amore!

tubulidae said...

A.........ora collego. E' il gruppo del video,......capisco

Andrea said...

Quale video Caro Giorgio? :)

MaRtiNacCia said...

uaaa andre la pelle d'ocaaa!! Voglio vedere un altro concerto!! Stavolta con l'acustica decente ;)

Andrea said...

Lo desiderei con tutto il cuore un'altra chance per vederli...